La maggior parte dei prodotti per la pulizia della casa sono dannosi per l’ambiente e la nostra salute. Un recente manuale, “Guida ai detersivi bioallegri”, scritto da un’ex insegnante di chimica e scienze naturali, invita a scegliere liquidi e polveri bio ed Ecolabel. E insegna a utilizzare nel modo più efficace “vecchie” sostanze naturali come l’aceto e l’alcool.
Le più semplici azioni quotidiane, come spalmarsi una crema, accendere la luce, lavarsi i denti o fare il bucato, sono spesso messe in pratica da tutti noi, automaticamente, senza rifletterci. Eppure, un po’ più di consapevolezza e di informazione ci permetterebbero di migliorare molto la qualità della vita e ridurre le spese.
Più attenzione alla spesa
Al supermercato, per esempio, dobbiamo assolutamente abbandonare la logica della fretta e imparare a comprare in modo più critico. Partiamo proprio dai detersivi convenzionali il cui impatto ambientale è assolutamente dannoso. Perché non orientarsi, allora, sui “vecchi” ma efficaci prodotti naturali come aceto, alcool, bicarbonato, sale e acido citrico? Questi pochi ingredienti, infatti, miscelati all’acqua (possibilmente calda), nelle giuste dosi, sostituiscono degnamente tutte le confezioni dei “magici” prodotti sintetici che si trovano in circolazione. Pavimenti, vetri, stoviglie e bucati puliti senza il minimo inquinamento per la terra, l’aria, l’acqua e le persone. Altro accorgimento: quanti di noi usano i guanti, nel fare le pulizie domestiche? Di sicuro pochi, ed è un male, perché il contatto diretto con i prodotti tradizionali, espone la nostra pelle ed il nostro organismo all’assorbimento di sostanze di cui potremmo veramente fare a meno. Studi scientifici, infatti, hanno rilevato negli ultimi anni un aumento delle malattie respiratorie, delle allergie da contatto e delle intolleranze. Maria Teresa De Nardis, laureata in geologia e per anni insegnante di chimica e di scienze naturali, ha raccolto in un breve libro tutto ciò che si deve sapere riguardo ai prodotti di pulizia. Guida ai detersivi bioallegri (edito dalla E.M.I.) è infatti un divertente manuale del “detersivo fai da te”, ma anche una guida pratica a prodotti, certificati da appositi enti, completamente bio (garantiscono ingredienti di origine vegetale o animale, quindi naturali) o Ecolabel (utilizzano elementi che possono essere petrolchimici, ma con un basso impatto ambientale anche a livello di imballaggio e un’ottima prestazione del prodotto pulente.
Gli inganni della pubblicità
E qui tornano buoni i consigli di una volta, i rimedi, a base di prodotti naturali, non inquinanti ed economici, che possiamo adoperare per quasi tutte le pulizie casalinghe. «Quasi per gioco abbiamo stilato l’elenco dei prodotti che secondo le varie pubblicità dovremmo avere in casa: sono più di 50 e la metà di questi è inutile o addirittura dannosa», spiega De Nardis.
Peterson Productions filming advertisement for Breeze laundry detergent Photographer: Alexandra Studio ca. 1960 City of Toronto Archives Series 1057, Item 7795/flickr
«Occorre andare all’essenza di quello che ci serve e farci rispettare da chi cerca di venderci prodotti fasulli. Siamo ancora abituati a comprare in buona fede, quindi se ci viene presentato un prodotto in una confezione magari verde, con disegnati degli uccellini e con la scritta “naturale” sull’etichetta, pensiamo di comprare un detersivo rispettoso dell’ambiente, ma spesso non è così». Il consiglio è quindi di risparmiare sui prodotti di pulizia che riguardano la casa, divertendoci a farli noi stessi, ma spendere invece qualche euro in più per un detersivo equilibrato per la lavatrice o per la lavastoviglie. A questo riguardo, supermercati come la Coop o l’Esselunga hanno creato una loro linea di detersivi a basso impatto ambientale. Solitamente sono esposti un po’ in disparte, rispetto ai prodotti di marca, ma, con un po’ di buona volontà, si possono trovare sugli scaffali. In alcuni negozi, si possono acquistare anche detersivi alla spina, o a ricariche che contribuiscono ancora di più a coniugare l’economia all’ecologia, abbattendo anche il problema dello smaltimento del contenitore.
Fonte: http://wisesociety.it/ambiente-e-scienza/occhio-ai-detersivi-impariamo-a-scegliere-quelli-che-non-inquinano/